Una delle più lunghe di tutto il Tour du Mont Blanc, la decima tappa saluta la Valle di Les Contamines-Montjoie seguendo l’antico tracciato di origine romana che sale al Col du Bonhomme, attraversando solitarie vallate. Doveroso è pagare tributo, aggiungendo una pietra al cumulo che si incontro poco prima di raggiungere il Col du Bonhomme, alle dama e alla sua damigella che, secondo la leggende, in quel punto persero la vita durante una tempesta di neve. Una variante al percorso ufficiale qui descritto conduce gli escursionisti dal Col de La Croix du Bonhomme al Col de Fours prima di ridiscendere all Ville du Glaciers e al Refuge de Mottets: sebbene più panoramica questa variante andrebbe affrontata solo in caso di bel tempo ed evitata se è prevista pioggia o nebbia, o se c’è il rischio di trovare ancora neve.
Per raggiungere Les Chapieux, dal camping le Pontet (1185mt) si segue l’ampio sentiero in direzione sud che risale il fiume e conduce alla graziosa chiesetta di Notre Dame de la Gorge (1210mt, 20m). Si inizia quindi a salire sulla ripida strada romana, scavata in buona parte nella roccia, che dapprima raggiunge un arco naturale visibile con una breve deviazione sulla destra e poco dopo, quando la pendenza diminuisce, supera il bel Pont de la Téna, prima di giungere al Refuge Nant Borrant (1460mt, 45m / 1h 5m). Entrati adesso nella Réserve Naturelle des Contamines-Montjoie, si attraversa un ruscello e in un quarto d’ora si raggiunge un bivio che a sinistra, a 100 metri di distanza, conduce ad un’area sul fiume in cui è autorizzato il campeggio. Il TMB entra ora in un’ampia conca di pascoli, che ha sullo sfondo le belle vette calcaree dell’Aiguille de la Pennaz, e conduce al Refuge de la Balme (1706mt, 45m, 1h 50m). Poco prima di raggiungere il rifugio, sulla destra, un sentiero porta ad un altro Emplacement de Bivouac (area in cui è permesso campeggiare).
La pista per fuoristrada sale lungo il fianco della montagna , ma circa due minuti oltre La Balme un sentiero se ne distacca a sinistra esale ripidamente fra le rocce a zig zag per circa minuti fino a raggiungere il paludoso Plan Jovet e i due successivi bivii per i laghi Jovet. Il TMB supera un’altro tratto roccioso e raggiunge il Plan des Dames, dove un grande cumulo di massi si dice che segni il punto in cui una dama e la sua damigella persero la vita durante una tempesta di neve.Aggiungere una pietra al cumulo, che ricorda un “chorten” nepalese, è un rituale al quale non ci si può sottrarre. 300 metri più in alto è visibile il Col du Bonhomme (2329mt, 1h 45m / 3h 35m), spesso circondato da larghe chiazze di neve, a cui il sentiero, sulla destra della vallata, arriva salendo a tornanti e dividendosi in varie tracce. Un piccolo riparo inlegno offre protezione dalle intemperie; se il tempo invece lo consente,è possibile spingere lo sguardolungo la Val Montjoie a nord e il Vallon de la Gittaz a sudovest, dove si trova il Lac de la Gittaz e il più ampio Lac de Roselend, e verso cui discende uno dei sentieri che partono dal colle.
Dalla sella il TMB prosegue in salita sulla sinistra, in una zona più rocciosa e selvaggia della precedente e apparentemente minacciosa se affrontata con tempo inclemente. Superati alcuni ruscelli, si giunge ad un grande ometto di pietra che segna il Col de la Croix du Bonhomme (2483mt, 45m / 4h 20m), da cui verso sud il panorama si allarga verso le vette della Vanoise, protette dal più noto Parco Nazionale delle Alpi francesi. Il Refuge de la Croix du Bonhomme si trova a 5 minuti di cammino, una cinquantina di metri sotto il colle in direzione sud. Se si ha deciso di proseguire per la variante del Col de Fours non sarà necessario, a meno di altre necessità, scendere fino al rifugio, ma bisognerà prendere il sentiero che a sinistra
conduce fino ad un traliccio dell’elettricità e quindi seguire le indicazioni. Dal Col de la Croix du Bonhomme al Refuge de Mottets bisogna prevedere circa tre ore di cammino.
Dal Rifugio, per recarsi a Les Chapieux, si prende il sentiero a sinistra che attraversa una serie di prati e ruscelli prima di scendere abbastanza ripidamente verso sud in direzione degli Chalet de PlanVarraro (2006mt). Lasciate le baite a sinistra, si scende ancora rapidamente fino agli Chalets de la Raja (1789mt), dove si svolta a destra, si attraversa un ponte, e si segue una pista per fuoristrada che contorna una collina sulla sinistra. Ad un bivio si prende la strada più bassa con indicazione per il Refuge La Nova e poco dopo, sulla sinistra, si segue il sentiero che, tagliando per i pascoli, conduce al minuscolo paese di Les Chapieux (1550mt, 1h 40m / 6h), adagiato in un’ansa della Vallée du Glaciers, e all’Auberge De La Nova, l’unico rifugio che qui si può trovare.
variante Col des Fours